Grazie alla disponibilità di locare un ex collegio di proprietà di un Istituto religioso, alla capacità gestionale e culturale di una onlus e alla realtà locale diocesana ha preso vita un centro di accoglienza per migranti supportato da un accordo con la locale Prefettura dello Stato.
Il progetto risponde alla richiesta di papa Francesco formulata in occasione alla visita al centro Astalli:
i conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore chiama a vivere con generosità e coraggio la accoglienza nei conventi vuoti. Certo non è qualcosa di semplice, ci vogliono criterio, responsabilità, ma ci vuole anche coraggio. Facciamo tanto, forse siamo chiamati a fare di più, accogliendo e condividendo con decisione ciò che la Provvidenza ci ha donato per servire. Superare la tentazione della mondanità spirituale per essere vicini alle persone semplici e soprattutto agli ultimi. Abbiamo bisogno di comunità solidali che vivano l’amore in modo concreto.